Purtroppo solo una ridottissima parte di queste si trasformano in abbonamenti e quindi soldi veri per i titolari di palestre.
La stragrande maggioranza di queste persone una volta fatto il cosiddetto giro delle palestre finisce per non iscriversi affatto.
Oppure una parte si iscrive in una palestra che purtroppo non è la tua ma quella del tuo concorrente che vende ad un prezzo più basso, che è più alla moda, o che è più bravo a vendere abbonamenti.
Tutto questo si traduce in un enorme spreco di opportunità di guadagno. In aggiunta, tutte queste persone che non hanno acquistato nella tua palestra, non favoriranno certamente un passaparola positivo in grado di generare altre visite, anzi al contrario. “Sono andato a chiedere informazioni alla palestra X, ma alla fine non mi sono iscritto perchè…….”
Quindi oltre al danno diretto che puoi facilmente misurare, anche quello indiretto che è difficilmente quantificabile.
Immagina per un’attimo invece se riuscissi ad iscrivere nella tua palestra l’80% delle persone che entrano a chiedere informazioni (molto più del 20-30% della media nazionale).
Immagina se riuscissi a vendere abbonamenti di lungo periodo all’80% di questi nuovi iscritti senza fare promozioni, senza fare sconti o regalare mesi in omaggio,
di quanto aumenterebbe il fatturato della tua palestra?
Quante energie, tempo e denaro che impieghi per cercare di acquisire sempre nuovi clienti potresti risparmiare e dedicare ad altro?
Quanto sarebbe gratificante per te e per il tuo staff commerciale?
Facciamo due calcoli:
Ammettiamo che in un anno nella tua palestra entrino 500 persone a chiedere informazioni.
Di queste mediamente se ne iscrivono il 30% che equivalgono a 500 x 30% = 150 nuovi iscritti.
Se ipotizziamo che la media di ogni nuovo abbonamento venduto è di 300€, il fatturato prodotto da queste 500 visite sarà: 150 x 300€ = 45.000€
Adesso ipotizziamo il caso in cui i tuoi venditori iscrivono il 60% delle persone che chiedono informazioni. Il numero degli iscritti sale a 500 x 60% = 300.
Se ipotizziamo che la media di ogni nuovo abbonamento venduto è sempre di 300€,
il fatturato prodotto da queste 500 visite nel secondo caso sarà: 300 x 300€ = 90.000€

Vale la pena allora investire tempo e denaro per migliorare le performance di vendita del tuo staff?
Ti stai chiedendo se è possibile e come puoi fare?
La risposta è SI, continua a leggere e scoprirai cosa puoi fare da subito per vendere di più e meglio e aumentare da subito i tuoi incassi.
Innanzitutto se vuoi invertire in positivo i dati così sconfortanti che fanno parte della realtà di quasi tutte le palestre e poter immediatamente stravolgere in positivo il fatturato e le sorti della tua palestra e guadagnarti il successo che meriti, la prima cosa che devi fare è misurare le tue performance di vendita.
Nulla è migliorabile se non è misurabile. Fissatelo in testa.
Comincia a segnare tutte le persone che entrano nel tuo centro e misura quante di queste si iscrivono, che abbonamento acquistano e quante invece non si iscrivono.
La seconda cosa su cui devi lavorare è migliorare le capacità di comunicazione dei tuoi venditori.
Per far questo la soluzione è una sola:
eliminare per sempre il grosso virus che infetta il modo in cui vengono venduti gli abbonamenti fitness praticamente in tutte le palestre d’Italia.
Questo virus si chiama “improvvisazione”!
Non è possibile infatti lasciare una parte così fondamentale del tuo business, come la vendita di nuovi abbonamenti e l’acquisizione di nuovi clienti all’improvvisazione.
Non è possibile ancora oggi affidare la vendita, che è il motore della tua palestra, ad un personale non adeguatamente formato alla vendita professionale, con un atteggiamento non portato alla vendita, di umore spesso alterno, non organizzato, adeguatamente motivato e produttivo, per nulla responsabile dei risultati e con un comportamento quasi sempre pro cliente e poco aziendale.
Quindi se oggi non sei più soddisfatto dei risultati che stai ottenendo, se l’impegno che ci metti nella tua palestra tutti i santi giorni non è assolutamente proporzionato ai guadagni che ottieni, se senti che c’è qualcosa che puoi migliorare, ma non sai cosa e come farlo, se non ti rassegni alla mediocrità ma vuoi veramente portare al successo la tua palestra, allora devi essere pronto anche a cambiare qualcosa partendo da come presenti e vendi il tuo servizio.
Ecco cosa succede nella stragrande maggioranza delle palestre
Pensi sul serio che questo sia il modo per aumentare la percentuale di iscritti nella tua palestra e guadagnare di più?
Questo modo di vendere abbonamenti fitness oggi NON funziona, anzi, non ha mai funzionato.
NON funziona perchè la stragrande maggioranza dei clienti che entra in palestra a chiedere informazioni,ha bisogno di essere guidato e di essere motivato a prendere una decisione.
Le persone NON sanno scegliere, scelgono in base al prezzo quando acquistano un servizio che è percepito uguale dappertutto e tendono sempre a rimandare.
Ecco perchè è così difficile vendere abbonamenti in palestra se non sai come farlo.
NON funziona perchè semplicemente presentare la tua palestra, senza minimamente conoscere ciò di cui ha bisogno il cliente, non fa altro che confondere e impaurire chi hai davanti anziché rassicurarlo e aiutarlo a scegliere il percorso più adatto alle sue esigenze.
Quindi se anche nella tua palestra succede più o meno quello che ho descritto sopra, puoi rassegnarti!
E’ inutile aspettarti più clienti e più guadagni se non inizi a cambiare nettamente il modo di vendere la tua palestra.
Basta improvvisazione!
La vendita professionale, quella che da i veri risultati, è fatta di un mix di capacità comunicative, tecniche e di un corretto atteggiamento.
Per vendere abbonamenti a prezzi sempre più alti e senza fare sconti o promozioni
(se svendi il tuo servizio è facile vendere abbonamenti)…
…devi avere ben chiaro e mettere in pratica uno schema di vendita, composto da una serie di passaggi che hanno un obiettivo ben specifico e che devono essere fatti esattamente in un determinato ordine.
È ovvio che in base alla persona che hai davanti ogni trattativa sarà diversa, ma queste fasi, questi passaggi vanno fatti sempre e nell’ordine giusto.
Inoltre devi avere ben chiaro quali sono i punti di forza della tua palestra rispetto ai tuoi competitor e presentarli in maniera “strategica” al potenziale cliente per stimolarlo ad acquistare.
È un cambiamento epocale che richiede coraggio, fiducia e impegno,
ma è l’unico modo che ti consentirà innanzitutto di differenziarti dalla concorrenza, ma soprattutto di rendere il reparto commerciale lo “strumento” più redditizio per aumentare definitivamente gli incassi del tuo centro.
La buona notizia è che
Oggi anche tu puoi accedere facilmente a questo sistema di vendita e organizzazione commerciale.
Si tratta di un sistema che ho continuamente perfezionato nel corso degli anni e della mia esperienza nel mondo del fitness, dapprima come venditore fino a diventare responsabile ad oggi di 6 reparti commerciali in 6 differenti centri che gestisco personalmente insieme ad altri soci.
Questo sistema è frutto delle continue frustrazioni e insuccessi che ho sperimentato quando ho cominciato come venditore di abbonamenti in palestra.
Non mi sono mai dato per vinto di fronte ai continui “ci devo pensare”, non mi sono mai rassegnato di fronte ai tantissimi “devo prima fare il giro delle altre palestre” e soprattutto non volevo fare la fine di tanti altri venditori che dopo infiniti rifiuti e continui insuccessi avevano lasciato questo meraviglioso lavoro.
E così ho cominciato a studiare per creare il sistema di vendita che sognavo.
Un sistema di vendita in cui
Ti sembra un sogno? La cosa bella è che non è un sogno e che questo Sistema di vendita esiste e soprattutto posso garantirti che
FUNZIONA!

“Grazie al Sistema di vendita Fitness Different già dal primo mese ho aumentato del 205% fatturato e incassi della mia palestra”.
Stefania Gabrielli, titolare palestra ELITE FITNESS
Camisano Vicentino (VI)

“In due anni abbiamo raddoppiato il numero di clienti alzando costantemente i prezzi e i margini di guadagno. Iscriviamo oltre l’80% delle persone che vengono a chiedere informazione”.